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Guida all'universo nagaiano - Tomo Primo

Guida all'universo nagaiano - Tomo Primo

Visto che Debiruman ha cavalcato una nuova wave grazie allo splendido Devilman Crybaby di Masaaki Yuasa e, di conseguenza, il sommo Go Nagai è al centro di un diffuso interesse, voglio provare a cimentarmi in un'impresa che ha dell'incredibile: costruire un articolo che tenti di spiegare tutta la sua vasta e complessa mitologia. Molte informazioni di questa complessa e stratificata cosmologia non sono del tutto note, prigioniere di manga mai tradotti, spin-off dall'indubbio fascino, crossover spericolati, versioni alternative o semplicemente non canoniche.

Non ho la pretesa di ricordare al lettore ogni singolo passaggio delle principali opere di Nagai, sarebbe molto complicato e lungo, né di riassumere tutta la storia finora nota in maniera minuziosa. Andrò invece a trattare le informazioni che nessuno vi ha fornito, attingendo da continuity, spin-off e crossover. Rigorosamente in ordine sparso. E vi saranno pesanti spoiler. Non so onestamente se questa sorta di glossario nagaiano spingerà il lettore ad approfondire e studiare tutto il vasto mondo di Go Nagai, ma il tentativo è di far scoprire questo mondo pazzo in maniera minuziosa e attenta.

Premessa super-importante: tutte le opere di Go Nagai, come spiega MOLTO bene CB Chara Nagai Go World/Il pazzo mondo di Go Nagaiuna serie di tre OAV pubblicati in VHS nel 1991, aventi come protagonisti i principali personaggi delle opere di Gō Nagai in versione super deformed, sono collegate fra loro. Solo la visione complessiva del materiale di Nagai, indipendemente dalla sua forma, spiega tutto il mondo creato di Go Nagai. Per ottenere un senso logico o, meglio, illogico, è necessario conoscere tutte le opere di riferimento, anche quelle che un occhio occidentale liquiderebbe come scanzonate parodie. Come prima cosa, quindi, va accettato anche questo aspetto. Non dobbiamo dimenticarci che Nagai proviene dal mondo delle caricature e che anche i buffi conigli antropomorfi di Matt Groening di Life in Hell erano in grado di toccare argomentazioni molto serie, come sessualità o pena di morte.

Anche se questo aspetto apparentemente stride o non piace, o se lo si liquida come uno squallido mezzuccio per rimpinguare il generoso borsello di Go Nagai. Tutte le sue opere sono intimamente collegate. La visione che fa testo, quindi, è quella dell'autore, e solo quella, ai fini di una comprensione complessiva.

Un altro errore molto diffuso è considerare tutte le avventure di TUTTO l'UNIVERSO facenti parte di un unico universo. Solitamente, ogni manga/opera/anime appartiene a "mondi" definiti (ad esempio) "Mazinga World" - "Devilman World" - "Getta World" - "Kotetsu (Jeeg) World" - “(Violence) Jack World” etc...

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Non bisogna farsi ingannare dall'estetica "chibi" di questa serie da tre OAV. Nonostante l'aspetto "aniparo", questa trilogia offre molte informazioni aggiuntive e canoniche, specialmente su Devilman

Questi mondi si toccano per fare crossover ma spesso sono governati (ognuno) dalle sue specifiche leggi. Ecco perché, in soldoni, Mazinga non poteva intervenire contro i demoni in Devilman. Ogni mondo ha delle "barriere" poste dallo stesso Nagai, che in più di una intervista (giustamente) si è auto-definito il DIO di questo universo, il creatore. Un dio con poteri divini. Ovvio che, paradossalmente, il suo "potere divino" è più reale e tangibile del Dio biblico che tutti conosciamo: di fatto, con i suoi pencil/copic, può uccidere o riportare alla luce qualunque suo personaggio, di qualsiasi suo "World". A tal proposito, è significativo ricordare che quando gli venne chiesto di proseguire Devilman disse "Non ne ho voglia" e poi "comunque non posso farlo".

Nagai è quindi un dio capriccioso. Imperscrutabile. Un instancabile modellatore del suo universo. Poiché poi continuò - per certi versi - Devilman con Violence Jack, Devilman Lady etc. Questa cosa va capita bene prima di proseguire. Altrimenti la mia potrebbe sembrare una trattazione che abusa di forzature, mentre in realtà non ve ne sono. Quando mi riferisco al DIO, possiamo intendere il Dio canonico, quello biblico, o il Dio Nagai. Creatori del fato e delle avventure dei nostri paladini. In alcuni punti, il confine è sottile. Proverò a spiegare al meglio questi aspetti, man mano.

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I manga Gekiman! sono una serie di pubblicazioni autobiografiche pubblicate su Weekly Manga Goraku che raccontano la creazione di diverse serie di Go Nagai. (Gekiman! Devilman no Sho - Gekiman! Cutie Honey-hen Gekiman! - Mazinger Z no Sho). In questa serie piuttosto numerosa, Nagai racconta ogni processo di ideazione di storia e personaggi.

Devilman

Devilman è l'inizio di tutto, ai tredici volumi si associano diverse altre serie di Go Nagai, tra cui: - Violence Jack (serie crossover) - Devilman Lady - (serie canon) - Demon Knight - (3 volumi canon) - Sirene: Tanjo Hen - (capitolo alternativo non canonico) - Devilman Saga (serie alternativa) - Devilman: Time Travellers (serie alternativa) - Amon: The Darkside of Devilman (serie alternativa) - Strange Days - The Apocalypse of Devilman (serie alternativa) - Getter Robot VS Devilman (serie alternativa) - Neo Devilman (serie canonica di racconti di vari autori) Mazinger Angels (cameo di Devilman) (serie alternativa)

Timeline completa (o quasi)

~ EPOCA MITICA

Demon Knight è un manga a colori prequel di Devilman di Go Nagai. È stato pubblicato in tre parti all'anno dal marzo 2007 al 2009 ed è attualmente inedito in Italia. In questi tre volumi, Nagai ci racconta le origini dei demoni e dei personaggi chiave della storia quali Amon, Satana e Silen (L’ arpia Silen).
Molti lettori considerano Demon Knight facente parte di Devilman Saga.
Devilman Saga,
definito “Il capitolo finale di Devilman” è un manga scritto e illustrato da Go Nagai, pubblicato il 25 dicembre 2014 da Shogakukan.
In continuity con la serie originale. Anche se inserito nella timeline ufficiale, Demon Knight non è stato dichiaratamente canonizzato come prequel diretto di Devilman (il manga del 1972). Secondo alcuni lettori si tratta di un ennesimo universo alternativo, secondo altri (e lo stesso autore) Demon Knight è il prequel ufficiale di Devilman e di Devilman Saga. 
A giudicare da contenuti e dalla forma estetica, vi sono alcune differenze significative tra Demon Knight e Devilman che tuttavia non spiegheremo nel dettaglio, o ci perderemmo letteralmente.
Bisogna specificare inoltre, che il turbolento flusso creativo di Nagai non tiene troppo conto di timeline e continuity nelle sue stesse opere. Spesso sono due elementi che confliggono nella stessa produzione di Go Nagai. 

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La storia, in tre puntate, è stata pubblicata sul supplemento Mandala di Comic Morning (Kodansha) nel corso del 2009 ed è interamente a colori. Non dovrebbe far parte di Devilman Saga ma del prequel ufficiale di Devilman.

La storia è presto (si fa per dire) detta. Amon e Silen erano in origine cavalieri divini, alle dirette dipendenze di Dio (un dio antropomorfo/mitologico). I demoni erano in realtà esperimenti genetici malriusciti dei remoti antenati di questa supposta divinità, e per tale motivo sigillati nell'oscurità all'interno delle montagne divine. Per sopravvivere, nel corso dei millenni, i demoni si sono evoluti sviluppando particolari poteri, tra cui quello più terribile di tutti: il potere della fusione demoniaca (che verrà ripreso in Devilman come elemento portante e distintivo).

La storia inizia con la fuga di questi demoni dal sottosuolo. A combatterli, vengono mandati Amon, nominato comandante in capo dell'esercito divino, Silen quale vice comandante e il principe Lucifero. Inizia cosi una cruentissima battaglia, mentre i demoni cominciano a fondersi indiscriminatamente agli esseri umani.

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I tre cavalieri divini mentre fronteggiano le orde dei demoni. Sono significative le loro cavalcature, perché detteranno i canoni/criteri estetici di ogni personaggio.

Nel corso della battaglia, al gruppo di Amon si uniscono anche due esseri umani molto particolari: Yuria, una guerriera, e Urga, ultimo appartenente di una razza di uomini lupo ormai sull'orlo dell'estinzione. I due si uniscono al gruppo e combatteranno strenuamente contro i demoni.

Ma il loro numero è soverchiante. I tre, mentre infuria la battaglia, scoprono l'errore genetico di Dio, tenuto nascosto e disconosciuto da quest'ultimo, e questa rivelazione li porterà a ribellarsi contro la suprema potestà divina. Ma la ribellione contro Dio fallisce, e Sirene/Silen è condannata a fondersi con la sua aquila gigante, che le faceva anche da cavalcatura, trasformandosi in un demone dalle sembianze aviane. Il secondo a cadere contro Dio è Lucifero, fuso assieme a Yuria e a Pegaso, il suo cavallo alato. Nagai spiega la natura ermafrodita di Satana con questo stratagemma un po'sghembo e azzardato. 

Solo Amon e Urga riescono a nascondersi e a mettersi in salvo dalla collera di Dio, mentre i demoni, venuti in possesso della ragione (grazie appunto alla fusione con gli uomini) si domandano chi potrebbe guidarli contro il padre divino e chi potrebbe assumere il comando delle loro vaste e temibili legioni mostruose.

Ciò è indubbiamente interessante e in qualche modo spiega indirettamente anche da dove nasca la presunta malvagità dei demoni, rendendoli una sorta di cugini scomodi della nostra razza umana. Prima della fusione con il nostro corrotto ed empio animo umano, i demoni non possedevano mire specifiche di supremazia razziale, rifuggivano dallo stesso concetto di ribellione verso Dio e stavano nel buio primevo della loro condizione di reietti.

In questo specifico frangente, emerge la vena critica che permea l'opera di Nagai come in Devilman: i veri mostri sono la razza umana.

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I demoni, colta l'occasione di riscossa, chiedono a Silen se vuole l'onore di guidare le loro schiere ma Silen rifiuta. A quel punto, Satana accetta di diventare il condottiero delle legioni demoniache e farsi portavoce di una nuova natura soverchiante, secondo la quale i demoni attuali non sono altro che un'evoluzione naturale, tendente alla perfezione del creato, specchio dell'immagine divina. Anche se non sono stati previsti dalle leggi che governano la natura, spetta ai demoni dominare sulla terra. Lucifero diventa dunque Satana e tradisce Dio, diventando de facto il signore dei demoni. In seguito, Silen rifiuterà la seconda proposta tentatrice di Satana, cioè ordire una nuova ribellione verso Dio. Lo abbandonerà andandosene con Amon, infangando la loro amicizia e creando dell'astio fra i tre (astio che rimarrà immutato per secoli). 

Successivamente, Satana ritroverà i fuggitivi, Amon ed Urga, che si erano sottratti alla seconda ribellione contro Dio, assieme alla cavalcatura del primo, il drago Dorango, mortalmente ferito. Satan li costringe ad una fusione forzata, trasformando il cavaliere Amon e il drago Dorango nel demone "Amon". Ecco spiegate le fattezze estetiche di Amon, via di mezzo elegante tra un drago ed un uomo.

I manga sono interessanti da recuperare, perché spiegano in maniera definitiva i rapporti tra Silen/Siren, Satana e Amon, al fianco del quale ha combattuto contro l'improvvisa comparsa/liberazione dei demoni. La scena del terzo volume si chiude con Ryo che cammina per le vie di Tokyo, domandandosi come mai lui, pur non essendosi fuso ad alcun demone, possa aver fatto quel sogno (la storia si svolge poco prima del risveglio di Satana dall'animo di Ryo).

Senza alcun dubbio, Go Nagai dimostra in Demon Knight una padronanza della tavolozza dei colori assoluta.

Senza alcun dubbio, Go Nagai dimostra in Demon Knight una padronanza della tavolozza dei colori assoluta.

I sentimenti di Silen vengono specificati anche in Sirene: Tanjo Hen, volume unico realizzato da Nagai per una rivista a fumetti per ragazze. Di base il volume racconta una storia what-if in stile Marvel/DC. Cosa sarebbe accaduto se, in un universo alternativo, anziché Amon fosse stato il demone Silen a fondersi con una ragazza? In pratica è un abbozzo di Devilman Lady, in tempi poco sospetti. Il manga taglia del tutto la figura di Akira/Amon, eppure, verso la fine, Silen si ricorda di questo nome e si mette improvvisamente a piangere. Si tratta di una versione alternativa e auto conclusiva, Nagai non è nuovo a queste operazioni spregiudicate . Il manga offre anche la visione "umana" di altri demoni, come Jinmen e Zenon.

La trilogia di Demon Knight è canonica e costituisce il vero inizio di Devilman (o, meglio, il suo prequel). Anche se questa azzardata introduzione, facente parte di Devilman Saga, è in netto contrasto con le versioni manga di Yu Kinutani, come per esempio Amon: The Darkside of Devilman, è da ritenersi concepita come innesto o side/story. Nonostante abbia cercato a fondo e consultato diversi archivi ed interviste, Nagai è piuttosto sfuggente su questo aspetto e sembra non voler chiarire di proposito la "posizione" della timeline di Demon Knight. Forse è un esperimento come molti altri e del resto, costringere e vincolare alla logica certe ottiche di un autore portentoso come Nagai e porle sotto una forzatura è una autentica perdita di tempo e si sfugge alla sua visione d'insieme.

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Nagai non ha mai nascosto una certa creatività di fondo che semplicemente surclassa quella di altri mangaka. In tempi assai poco sospetti, aveva già creato situazioni piccanti tra una giovane ragazza arpia (Silen) e un impacciato studente (Akira) in Sirene-Chan. Ben prima del terremoto di Monster Musume e delle sue donnine mostro ecchi/soft di Okayado, Nagai aveva già studiato in forma super breve (quattro pagine!) un one-shot con dinamiche simili, anche se solo abbozzate. Non poteva certo immaginare che, con qualche accortezza in più, avrebbe fatto probabilmente centro.

Il manga di Kinutani, ad esempio, pur non essendo disegnato da Go Nagai, ha molto da dire sugli eventi precedenti e successivi al manga Devilman originale. Per alcuni è dissacrante, per altri è prezioso. Questo manga copre la storia e le motivazioni di Sirene, Amon e Satana dopo l'epilogo del manga originale di Nagai. In quest'ultima versione viene spiegata, per esempio, una creazione molto diversa di Silen, nientemeno che un membro della tribù delle arpie.
Kinutani usa un metro di timeline caotico ma coerente, a suo modo, sul soggetto di Nagai. 
Amon è un sequel diretto di Devilman. Comincia integrandosi al finale per poi passare al resto della storia. Per quanto molto interessante, e realizzato indubbiamente molto bene, il materiale di Kinutani, come quello di molti altri mangaka, non è canon-nagaiano e non è trattato in questa sede, come decine di versioni alternative che non sono realizzate dal sommo Nagai: semplicemente, "usano" il suo universo.

Dopo questo lungo preambolo (credo necessario) la prossima volta cominceremo con la storia vera e propria. Partiremo dall'oscuro regno dei demoni e tracceremo il profilo corretto, spiegando gli eventi cardine di Devilman, quelli più sconosciuti e nascosti, quelli meno noti, raggiungibili solo intrecciando tutto il macro-universo di Nagai.

End for Now? The Apocalypse of Aku

FoxTail: punta e clicca fra i boschi

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Compiti per il weekend – 20/07/2018

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