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Le ombre cinesi e i pupazzi meccanici di Iris.Fall

Le ombre cinesi e i pupazzi meccanici di Iris.Fall

La luce e l’ombra, il colore e la sua assenza. Sono temi che sono stati visti e rivisti in mille campi, dal cinema alla letteratura, per passare dalla musica e ovviamente arrivare ai videogiochi. Iris.Fall di NEXT Studios approccia il tema luce/ombra nel modo forse più classico possibile, ovvero dividendo il mondo in due parti: una fisica, dove esistono oggetti tridimensionali da utilizzare, spostare, muovere, e una bidimensionale, un modo di ombre proiettate, che risulta essere un universo complementare a quello reale.

Per capire meglio come funziona il gioco, introduciamo la sua protagonista, Iris, una ragazzina che suo malgrado si ritrova nel bel mezzo di un sogno bizzarro, un incubo da cui si risveglia di soprassalto, trovandosi in camera una gatto nero che le suggerisce di seguirlo. La ragazzina non ci pensa due volte, esce di casa e segue il felino fino ad una porta che, una volta aperta, la conduce in una specie di scantinato con uno strano macchinario, una luce che proietta l’ombra del macchinario sul muro e un oggetto, una sorta di libro poggiato a terra.

La zona che Iris deve raggiungere è apparentemente inaccessibile, ma avvicinandosi al libro e selezionando l'icona a forma di occhio che appare, l’esile figura della ragazzina scompare e quello che possiamo controllare è solo la sua ombra proiettata sul muro che, grazie a un gioco di prospettive, può camminare sull'ombra del macchinario piazzato in mezzo alla stanza, fino a raggiungere la zona interessata.

Da questo momento in poi, la nostra protagonista inizia una discesa in una sorta di luogo che non avrebbe sfigurato in una versione più monocromatica e, se possibile, ancora più grottesca di Alice nel Paese delle Meraviglie.

Parte del gameplay di Iris.Fall si può riassumere nella meccanica sopra descritta: sfruttare la proiezione delle ombre per superare zone apparentemente impossibili, sfruttando proprio le illusioni prospettiche e la bidimensionalità del nuovo mondo. La prove che Iris deve affrontare, però, non si limitano a oggetti da spostare per creare percorsi di ombre: Iris, di tanto in tanto, (anzi, a dire la verità, piuttosto spesso) si imbatte in puzzle che, purtroppo, sono completamente avulsi dal resto del gioco, dalla trama e talvolta anche dal delizioso design che permea il resto del titolo di NEXT Studios.

Il problema di questi momenti non è tanto la scarsa omogeneità con il resto del gioco, ma la difficoltà che risulta superiore, e non di poco, a quanto affrontato fino a quel momento, per poi tornare a un livello di sfida più adeguato.

Graficamente, NEXT Studios ha fatto un buon lavoro, più a livello di design che di tecnica pura, che non sconvolge sicuramente ma fa il suo lavoro. Le cutscene sono descritte con degli schizzi a mano, come appena abbozzate, in un cartone animato in bianco e nero molto evocativo, mentre le varie stanze in cui si ritrova Iris sono rappresentate da un’accoppiata fra 2D e 3D, che si fondono comunque abbastanza bene. Splendidi, invece, alcuni scorci, con pupazzi meccanici e macchinari che devono essere attivati da Iris per poter aprire delle porte, per illuminare degli oggetti fondamentali per lo sblocco di alcune zone o per la creazione di nuove ombre su cui trasferirsi e camminare.

Alcuni modelli tridimensionali, uno su tutti il gatto che convince Iris a seguirlo, non sono particolarmente riusciti, ma passano in secondo piano, considerando il gusto con cui è messo assieme il tutto. Veramente azzeccato, poi, il commento sonoro, mai invadente e sempre adeguato all’azione su schermo, con una colonna sonora che vuole rievocare carillon meccanici con delle sfumature ora più chiare, ora più scure, proprio per rimanere in tema con il gioco stesso.

Iris.Fall, nonostante alcuni punti un filo ostici (pochi, per fortuna), si è rivelato un gioco ben pensato, con una storia intrigante e con delle scelte visive azzeccate. Notevole come il gioco sia in grado di raccontare una storia senza alcun testo o parlato. L’unica parte scritta (e localizzata in italiano) sono le opzioni nella schermata iniziale.

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Ho giocato ad Iris.Fall su PC grazie ad un codice Steam gentilmente inviatoci dagli sviluppatori. Ho portato a termine l’avventura di Iris bloccandomi un paio di volte per dei puzzle un pelo complicati per il mio ormai vecchio cervello, ma ho comunque apprezzato le altre meccaniche, alcune decisamente azzeccate. Iris.Fall è disponibile solo tramite download su PC.

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