Outcazzari

Old! #51 – Febbraio 1994

Old! #51 – Febbraio 1994

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

Il 2 febbraio del 1994 è il giorno in cui un certo Sonic The Hedgehog vede arrivare sul mercato il terzo capitolo delle sue avventure. Ora, detto che se volete sapere di tutto e di più sul porcospino in blu potete leggervi il libro che vi ho consigliato qualche settimana fa, chiacchieriamone comunque un po'. Sonic The Hedgehog 3 vede la direzione della serie tornare saldamente nelle mani della divisione giapponese di Sega, dopo che il secondo episodio era stato realizzato in America, con uno Yuji Naka impegnato a collaborare con quel Mark Cerny che è oggi sulla bocca di tutti. Inizialmente, affascinato dalla terza dimensione, Naka vuole realizzare un gioco con visuale isometrica, non poi tanto dissimile da quel che sarebbe in seguito stato Sonic 3D, ma poi torna sui suoi passi e punta su una formula più tradizionale.

Il terzo Sonic deve essere un gioco mastodontico e il progetto è talmente ambizioso che alla fine, per ragioni di tempo, costi e praticità, si decide di spezzarlo in due parti, con la pubblicazione iniziale di Sonic The Hedgehog 3 e successiva di Sonic & Knuckles, andando a creare un sistema in base al quale è possibile unire le due cartucce per dare vita alla versione definitiva del gioco (e che, secondo molti, rappresenta la migliore uscita 2D della serie). Personalmente, non sono mai riuscito ad innamorarmene fino in fondo, soprattutto a causa di alcune modifiche all'estetica generale che mi respingevano con forza, ma insomma, è abbastanza innegabile che si tratta di uno fra i migliori giochi di piattaforme usciti in quegli anni. Ed è stato ripubblicato in mille forme, quindi metterci mano oggi per assicurarsene non è certo un problema.

http://youtu.be/7PgVFwsrrYk

Il 24 febbraio esce invece nelle sale giochi giapponesi Super Street Fighter II Turbo, quinta edizione di Street Fighter II, a testimonianza del fatto che la spremitura di vacca è un hobby cui Capcom non ha certo iniziato a dedicarsi con la nascita dei contenuti scaricabili. Polemicucce da forum a parte, va detto che Super Street Fighter II Turbo apporta comunque una discreta serie di modifiche tangibili alla formula, fra Super Combo, Air Combo, versioni alternative dei vari personaggi e selettore per impostare la velocità. Inoltre, il gioco segna la prima apparizione di Akuma, versione nerboruta e costantemente incazzata nera del "modello" di Ryu e Ken, che diventerà uno dei personaggi ricorrenti della serie.

Akuma viene fra l'altro inserito come avversario segreto, da affrontare dopo aver fatto fuori tutti i lottatori che separano dal match finale contro Bison senza mai essere sconfitti: a quel punto, Akuma si presenta in scena, schiaccia Bison come una zanzara e sfida il giocatore. Super Street Fighter II Turbo ha poi il merito di essere uno fra i migliori giochi usciti su 3DO – secondo molti si tratta della versione "casalinga" più riuscita di questo episodio – e godrà ovviamente negli anni di conversioni per ogni formato possibile e immaginabile, compresa quella "rimasterizzata" per l'alta risoluzione su PlayStation 3 e Xbox 360, che risponde al nome di Super Street Fighter II Turbo HD Remix.

http://youtu.be/2QqBEUoEbE0

http://youtu.be/ReOSf5ydZpI

Chiudiamo, come al solito, con qualche cenno a cose non videogiocose. Il primo di febbraio del 1994, i Green Day pubblicano il loro terzo album, Dookie, e il mondo si accorge della loro esistenza. Tre giorni dopo, esce al cinema Ace Ventura – L'acchiappanimali, primo grande successo da protagonista per Jim Carrey, e il mondo si accorge della sua esistenza. Il 18 febbraio esce invece Giovani, carini e disoccupati (Reality Bites), primo film da regista di Ben Stiller, che recita anche fra i protagonisti. Un po' di gente si accorge della sua esistenza, il mondo, per farlo, aspetta quattro anni e Tutti pazzi per Mary. Sei giorni dopo esce Once Were Warriors, film d'esordio di Lee Tamahori e primo ruolo d'alto profilo per Temuera Morrison. Il mondo si accorge della loro esistenza e subito loro fanno di tutto perché se ne dimentichi. Riuscendoci.

http://youtu.be/xDYGo0UgIVM

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