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Battletech: Flashpoint

Battletech: Flashpoint

Battletech era già da solo un gioco estremamente complesso e decisamente difficile. Tra il dover tenere sotto controllo temperatura, raggio d’azione delle armi, effetti secondari, armatura, arco d’attacco e molti altri fattori, rientrava già di diritto nella tipologia “seria” degli strategici a turni.

Il DLC Flashpoint non fa che aggiungere più contenuti a questa formula. Mezzi in più (specializzati, in modo da forzare a differenziare le strategie d’attacco), territori in cui combattere, ma soprattutto ciò che dà il nome all’espansione, le missioni Flashpoint. Di fatto, si tratta di piccole serie di missioni legate tra loro con dialoghi, scelte da compiere e, talvolta, delle regole speciali da seguire.

Per dire, una delle critiche più feroci e sensate al gioco base riguarda il fatto che, una volta che si hanno dei mech pesanti o di assalto, non si ha davvero più motivo per usare mech più leggeri, mentre le missioni Flashpoint forzano o rendono effettivamente molto più utili tali mezzi. Il pregio più grande di queste nuove missioni, comunque, rimane a mio avviso il fatto che siano relativamente dinamiche e che offrano la possibilità di compiere delle scelte reali, cosa che mancava nel gioco base, al di là del decidere per quale casa nobiliare combattere.

Può capitare ad esempio di ricevere la missione di occupare un territorio nemico, per poi scoprire che chi si sta affrontando è magari dalla parte della ragione, e si può valutare se tradire i datori di lavoro originali o meno. Non si arriva mai alla libertà di scelta presente in un GdR vero e proprio ma, come ho già accennato, queste piccole scelte permettono di personalizzare a livello morale la propria compagnia di mercenari e, almeno nel mio caso, hanno aumentato di parecchio il coinvolgimento.

I tre mech aggiunti dall’espansione sono a loro volta qualcosa di piacevole e di molto specializzato. Da appassionato dell’universo di Battletech, provo sentimenti un poco ambivalenti sulla scelta effettuata: lo studio di sviluppo Harebrained Schemes sembra voler lasciar spazio ai mech più “strani” dell’ambientazione, mentre per i più famosi si dovrà probabilmente attendere le future espansioni, sempre che decidano effettivamente di implementare mezzi come il Timber Wolf, il Daishi, il Nova Cat o il Kit Fox e mille altri capolavori di distruzione dei Clan.

Tornando ai Mech effettivamente aggiunti dall’espansione, il più emblematico riguardo questa politica di accentuare i progetti più “estremi” trovo sia di gran lunga l’Hatchetman. Si tratta di un mech medio equipaggiato con un’ascia da guerra pesante svariate tonnellate, con l’effetto che nel corpo a corpo infligge danni paragonabili a quelli dei mech d’assalto. Questo offre una flessibilità strategica del tutto unica: ti ritrovi a caricare i nemici correndo con la rapidità di un mezzo relativamente leggero ma colpendoli con la violenza di una macchina da guerra pesante; ma bisogna comunque valutare bene se e come usare l’Hatchetman, perché se è vero che è in grado di infliggere danni gravissimi, ha pur sempre l’armatura e le difese di un mezzo di medio tonnellaggio. Se ci si fa prendere la mano e lo si manda allo sbaraglio, verrà polverizzato dai cannoni nemici.

Il Cyclops e il Crab sono meno “unici”. Il primo ha la particolarità di essere un mech d’assalto armato come un mech pesante, ma dotato della capacità unica di aumentare la reattività dell’intera squadra. Si tratta di una scelta tattica incentrata sull’indebolire relativamente un componente del gruppo per rendere più rapide le reazioni di tutti. Infine, l’ultimo aggiunto è il Crab, che… che in realtà non è niente di speciale, a mio avviso, ma è presente per chi possa gradire la sua estetica, immagino.

Come espansione, non si può dire che Battletech: Flashpoint sia enorme. Si tratta più che altro di un ampliamento delle opzioni offerte dal gioco base e, in effetti, il DLC dà il suo meglio se si ricomincia una partita da zero. Ad ogni modo, anche continuando una partita avanzata o con un salvataggio fatto dopo aver finito la campagna principale, offre comunque svariate ore di contenuti.

La consiglio? Si e no. Per quel che offre, ritengo costi troppo, quindi semmai consiglio di acquistarla quando sarà disponibile a prezzo scontato.

Ho provato Battletech: Flashpoint sbloccandola con un codice fornito dallo sviluppatore e ho aggiunto una quindicina di ore a quelle che avevo già messo da parte. Il tempo investito mi ha permesso di provare alcune missioni Flashpoint e di mettere le mani sui mech aggiuntivi. Se si hanno salvataggi alla fine del gioco base, però, non si hanno davvero molti motivi per impiegare le nuove risorse aggiunte dall’espansione.

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