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Quantunquemente Paper Mario: Sticker Star

Quantunquemente Paper Mario: Sticker Star

"IMPATTA"!!! Bwhahaha!!!

"IMPATTA"!!! Bwhahaha!!!

Sticker Star (Paper Mario), dice Nintendo in una nota allegata al codice review del gioco, è da intendersi propriamente come uno Sticker Battle Adventure: "Non c'è una crescita di EXP o di livello del personaggio, ma introduce un nuovo sistema che, utilizzando gli sticker creativamente o in combinazioni differenti, impatta sul procedere del gioco."

Ma, a conti fatti e giochi ultimati, l'essere il capostipite del nuovo genere degli Sticker Battle Adventure IMPATTA anche sul voto relativo (ché oggigiorno 8 non vuol dire nulla e si dà via come il pane) e addirittura sull'importanza di acquistare (o meno) Paper Mario: Sticker Star. Il punto è questo: se lo farete, con tutta probabilità non ve ne pentirete affatto e, anzi, vi divertirete, trovandolo adorabile. In caso contrario, invece, saprete di aver risparmiato una buona quarantina di euro per comprare qualcos'altro di utile, come le sigarette e i preservativi. Tutta una questione di esigenze, dunque.

Che cosa ne vuoi fare?

Che cosa ne vuoi fare?

La prima e la seconda regola del nuovo di Intelligent Systems coincidono: Paper Mario: Sticker Star non è un gioco di ruolo. Il protagonista non ottiene punti esperienza al termine di ogni battaglia né si evolve livello dopo livello. Al massimo, gli è concesso di decorare il proprio album con decalcomanie dalle fogge più morbide e disparate. Attorno al ruolo degli adesivi, quindi, ruota un grosso ingranaggio del gameplay, che poi è anche l'unico: ogni combattimento si gioca all'ultima figurina. Si tratta del classico sistema a turni, che qui permette comodamente di utilizzare lo sticker più consono alle fattezze del nemico.

Questo è l'unico screenshot di Sticker Star che Outcast possiede.

Questo è l'unico screenshot di Sticker Star che Outcast possiede.

Il mistero s'infittisce.

Il mistero s'infittisce.

Le battaglie riprendono i meccanismi tipici dei primi episodi della serie, con il giocatore chiamato a premere con il giusto tempismo il tasto A in fase di attacco o di difesa, così da aumentare i danni inferti o limitare quelli subiti. Si può anche decidere di investire parte delle proprie monete (per tentare la sorte e vincere l’opportunità di concatenare più colpi all’interno dello stesso turno di combattimento) o, meglio ancora, di scappare, evitando lo scontro e un inutile dispendio d'adesivi. Vista la capacità limitata dell'album, del resto, è pur sempre meglio risparmiarli in vista dei temibili boss-fight e di certi inattesi picchi del livello di difficoltà (non lasciatevi ingannare dalle adorabili apparenze).

Qui ci vorrebbe una didascalia floreale.

Qui ci vorrebbe una didascalia floreale.

D'altra parte, gli scontri più semplici, quelli "di strada", sono abbastanza privi di pathos e di mordente: non c’è l’incentivo di sbaragliare i Koopa e i Goomba che s'incontrano sul cammino (ottenendo monete) ed esiste anche un blando trick per levarseli d'impaccio una volta per tutte: ingaggiare il duello e dichiarare subito la ritirata li farà scomparire. Da questa breve spiegazione del gameplay, si può sommariamente dedurre che Sticker Star, sebbene interamente fatto di carta, non è un Paper Mario vero e proprio, figuriamoci se possa anche solo avvicinare la squisita bontà di Super Maio RPG: Legend of the Seven Stars, dei capolavori come i Mario & Luigi di AlphaDream o persino l'originalità di quello strano sul Wii. Sticker Star, piuttosto, vi darà continuamente la sensazione di mancare di una certa profondità, e non di certo è un problema di stereoscopia (qui peraltro ottima).

Immagine d'archivio. Trovate il secondo ventilatore!

Immagine d'archivio. Trovate il secondo ventilatore!

Davvero non so a cosa serva.

Davvero non so a cosa serva.

La terza e ultima regola, infine, è che Paper Mario: Sticker Star ha bisogno di almeno tre ore (scialbe, a dire il vero) per incominciare a ingranare e farsi accettare per lo Sticker Battle Adventure che dice di essere. Col progredire nell'avventura e dopo una buona dozzina di ore spese a collezionare chissà quanti adesivi, insomma, Paper Mario: Sticker Star quasi risorge sotto gli occhi del giocatore annoiato dal suo ripetitivo combat system. A patto di avere la giusta dose di pazienza ed essere puri d'animo, il gioco di Intelligent Systems si lascia amabilmente godere per ciò che di fatto è: un Paper Mario che non fa continuamente sganasciare dalle risate e non si rivela neppure quell'esilarante concentrato di battute e trovate tipiche della serie, ma è pur sempre un'autentica gemma di level design (la vasta mappa è interamente esplorabile sin dall'inizio del gioco) e un’infaticabile fucina di idee, con paesaggi ispirati, trovate insospettabili ed enigmi ambientali mai eccessivamente banali.

Ma che bell'album!

Ma che bell'album!

Un Paper Mario, ancora, da apprezzare fino in fondo per le sue doti esplorative (in lungo, in largo in ogni anfratto bidimensionale), per il pregevole arrangiamento dei mondi di gioco e del Regno dei Funghi, per non parlare poi del suo aspetto piacevolissimo, degli scenari interamente fatti di carta come i libri di fiabe pop-up per bambini (quelli con le sagome che si aprono allo sfogliare delle pagine), dei suoi colori, dello stile dei personaggi che è assolutamente irresistibile, del validissimo apporto dell'effetto 3D (da slider perennemente su) e della colonna sonora, fatta di melodie che sono remix di grandi classici (da Paper Mario a Super Mario Bros. Super Mario 64), ma anche capolavori inediti, ottimi da fischiettare anche a console spenta o durante il cospicuo backtracking che c'è.

Come indicato.

Come indicato.

Tutto ciò fa del Paper Mario di Intelligent Systems un esponente valido e coraggioso nella stirpe dei Paper Mario, estremamente curato nell'aspetto e prodigioso per la fantasia diffusa. Sticker Star, insomma, ha solo bisogno di essere scoperto e giocato con incanto. Non si tratta del migliore fra tutti e neppure di un episodio irrinunciabile e non è quello che molti (me compreso) s'aspettavano sul 3DS, ma solo un Paper Mario da otto, che per l'appunto non vuol dire nulla. Nel dubbio, regalatevelo per Natale e cartificate il più possibile. Cartificare, in Paper Mario: Sticker Star, è davvero importante.

Ho gentilmente ricevuto un codice review del gioco da Nintendo e ho completato il gioco sul mio minuscolo e triste 3DS Cosmos Black, che solo di recente ho rimpiazzato con un candidsissimo e voluttuoso 3DS XL con Mario Kart 7 pre-installato dentro. E niente. 

Voto: 8

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