Pikmin 3: bellissimo, ma non proprio nuovissimo
Pikmin 3. Quando ho visto l'iconcina del gioco sul controller di WiiU mi è quasi scesa la lacrimuccia, non so se quella dell'"ormai non ci speravo più" o quella del "quanto mi avete fatto penare". Forse più la seconda. Se penso a quante volte ho visto Iwata citare questo gioco nei suoi Nintendo Direct, mostrarci immagini, filmati di gioco, rivelarci informazioni su quegli inutili dettagli che fanno sbavare ogni fan Nintendo, salvo precisare ogni volta che la data di lancio si spostava sempre più in là. Lancio, finestra di lancio, primi sei mesi dal lancio, entro la primavera, entro l'estate, avevamo detto entro l'estate? Intendevamo entro la fine dell'estate! E alla fine il gioco è qui, in zona Cesarini prima della partenza per la vacanze, tanto si sa che il Wii U è una console portatile e di sicuro tutti i giocatori che hanno atteso il gioco per mesi e mesi se lo porteranno al mare. Sì lo ammetto, questa cosa dei continui rinvii mi ha inacidito non poco, soprattutto quando era evidentissimo che il gioco era pronto per la pubblicazione mesi fa. L'unica cosa che mi consola è che l'attesa è finita e Pikmin 3 gira davvero sul mio Wii U, anche se ogni tanto mi do un pizzicotto per sicurezza.
Come Iwata e Miyamoto ci hanno raccontato per mesi, Pikmin 3 è un gioco davvero molto curato (ma davvero, eh!), e lo si nota sin dal primo avvio, dai dettagli del micromondo che andremo a esplorare insieme ai tre astronauti del pianeta Koppai: Alph, Brittany e il capitano Charlie. Proprio come in Pikmin e Pikmin 2, anche questa volta saremo chiamati ad aiutare dei piccoli alieni in una missione speciale alla ricerca di nuove fonti di cibo, dopo che la loro razza ha praticamente consumato tutte le risorse alimentari del pianeta natale. Dopo un rocambolesco atterraggio, i tre si ritrovano su di un pianeta sconosciuto e sarà nostro compito guidarli con un duplice obiettivo: trovare la maggior quantità di cibo possibile, sotto forma di frutta, e recuperare la chiave con le coordinate di Koppai, per farli tornare a casa. L'unico problema è che i koppaiani sono deboli e intrappolati un mondo dove tutto sembra gigantesco, tanto che per loro sarebbe impossibile combinare alcunché se non fosse per la presenza dei pikmin, piccole creaturine che possono essere controllate con un semplice fischietto e pressoché inarrestabili quando si muovono in gruppo. I pikmin sono una via di mezzo tra una pianta e un insetto e funzionano un po' come le truppe in un RTS: controllando i movimenti del loro comandante, ovvero Alph, Brittany o Charlie, possiamo dirigerli nel modo più efficiente possibile, usandoli per abbattere ostacoli, sconfiggere nemici e soprattutto recuperare frutta.
Pikmin 3 è un seguito che si colloca senza esitazione nel solco della tradizione dei primi due episodi. Non giocavo a questa serie da anni, ma mi ci sono voluti solo pochi minuti per ritrovare la familiarità che avevo con i capitoli precedenti: la visuale, i controlli, il modo in cui si lanciano i pikmin, il loro ciclo vitale, le loro caratteristiche, tutto è riaffiorato alla mente in un attimo, è stato come rincontrare un vecchio amico. Pikmin 3, fra l'altro, parte esattamente dove avevamo lasciato il secondo episodio, in particolare dal punto di vista del gameplay. Uno fra gli elementi più caratterizzanti del gioco, il limite di tempo, è ancora presente con lo stesso identico ciclo solare di Pikmin 2, che scandisce l'azione durante il giorno e ci obbliga a ritornare sull'astronave ogni notte, abbandonando a una fine tragica i pikmin dimenticati per la mappa. L'unica agevolazione è che non c'è un vero limite di giorni per completare il gioco.
Anche le specie di pikmin sono sempre cinque: rossi, gialli e blu, più 2 speciali, che questa volta sono i pikmin rocciosi e quelli volanti, al posto dei viola e bianchi del secondo capitolo. Il sistema di riproduzione dei pikmin, con i fiori con il numerone al centro e i cadaveri dei mostri da riciclare, è assolutamente identico, così come il sistema di combattimento, basato sul lancio dei pikmin sul nemico. Infine, anche il design delle mappe si basa sugli stessi concetti, ovvero aree molto grandi con muri e altri elementi che bloccano certi passaggi, ostacoli superabili con la giusta inventiva e a patto di avere un certo tipo di Pikmin a disposizione.
A fronte della mole degli elementi ripresi da Pikmin 2, le novità di Pikmin 3 mi sono sembrate minimali, più un perfezionamento e consolidamento di elementi noti che una genuina iniezione di freschezza, e devo dire che la cosa non mi è in fondo dispiaciuta. Parlando di meccaniche di gioco, la novità più importante è che avendo tre personaggi a disposizione, adesso possiamo lanciare quelli non attivi come fossero pikmin, scambiando quindi il ruolo di comandante con il personaggio lanciato, per esplorare nuove aree. Dividendo i pikmin in gruppi, possiamo anche muovere i tre eroi in direzioni opposte, mandandoli a svolgere attività in diversi punti della mappa, anche se per via dell'azione in tempo reale, diventa un macello gestire più fronti di combattimento o più di un'azione complessa per volta. Ci sono poi i due nuovi tipi di pikmin, che funzionano in modo diverso dagli altri, pesanti e ottimi da lanciare quelli roccia, leggeri e volanti quelli... ehm... volanti.
Non mancano poi altre novità minori, come dei modi per potenziare i pikmin per un periodo di tempo limitato e altre cosette, ma nulla di così sostanziale da rendere l'esperienza di gioco davvero diversa da quella di Pikmin 2. Un plauso va piuttosto mosso ai level designer, che, pur utilizzando quasi le stesse meccaniche dei capitoli precedenti, hanno create mappe molto grandi e varie, con enigmi raramente ovvi, e soprattutto ai grafici, che hanno dato vita a un mondo dai colori vibranti e a nemici insettoidi tutti belli lucidi e definiti. Non sarà una PS4, ma quantomeno nessuno può più insinuare che il Wii U non sia next-gen (almeno per i prossimi tre mesi)!
Passiamo ora ai controlli, argomento sensibile, trattandosi di Wii U. Innanzitutto una cosa che proprio non ho digerito: i controlli sono gli stessi dei pikmin precedenti, con una differenza, lo stick destro non serve più a dirigere il gruppo di pikmin nelle immediate vicinanze del comandante, bensì a muovere la visuale come nei classici giochi in terza persona. La possibilità di dirigere i pikmin era comodissima soprattutto per i combattimenti, adesso invece l'unico modo di far combattere quei cosi è lanciarli sul nemico, azione ripetitiva che, nel caso dei mostri standard che non richiedono grandi tattiche, è francamente una menata. In cambio della perdita di questa funzionalità, il gioco ha guadagnato la visuale rotante: bella, per carità, ma preferivo controllare i pikmin. Davvero non c'era modo di fare entrambe le cose con un paddone touch screen, tipo quello del Wii U? Per il resto, ve lo dico in tutta onestà, l'unica funzione degna di nota del paddone è la possibilità di giocare a TV spenta, cosa davvero ottima, ma durante il gioco standard su TV, il pad fa molta scena e poca praticità, tanto che il gioco si può giocare perfettamente con un controller normale.
Infine un dettaglio sulle tre modalità di giocoofferte: la Storia, che è ovviamente la ragione per cui chiunque comprerà il gioco, Missioni, una modalità co-op basata appunto su missioni di durata limitata, e infine il Bingo, una specie di puzzle game competitivo in cui bisogna recuperare dei frutti in modo da completare delle sequenze specifiche. Non chiedetemi come siano queste modalità, perché ammetto candidamente di non averle provate manco di striscio (complice il fatto che durante il periodo di prova l'unico compagno di giochi che ho avuto è stato il mio figlioletto di venti mesi), Pikmin 3 è senz'altro un gioco single player e per il multiplayer, la seppur scarsa libreria Wii U ha titoli ben più validi tipo New Super Mario Bros. U o Nintendo Land.
E questo è quanto. Pikmin 3 è tra noi, il gioco è bello e spacca, ha tutto ciò che ha reso Pikmin 2 grande, solo più raffinato, con una grafica che è un piacere per gli occhi, due nuovi oikmin più ispirati di quelli del 2 e altre piccole novità. Deve essere nella casa di ogni possessore di Wii U. Quindi l'attesa è valsa la pena? Assolutamente no! Pikmin 3 è un gioco che poteva uscire, con il dovuto ridimensionamento grafico, su Wii o pure su GameCube... perché diavolo Nintendo ci ha fatto penare anni per questo gioco, se poi alla fin fine è un seguito diretto che più diretto di così non si può? Misteri nintendosi. Ma comunque godiamoci Pikmin 3 e non dimenticate di rivolgere una prece alla vostra divinità di fiducia, affinché questo gioco venda dignitosamente e il prossimo capitolo esca entro il decennio, che di Pikmin non ce n'è mai abbastanza!
Ho scaricato Pikmin 3 dall'eShop grazie a un codice fornito da Nintendo e ho giocato allo story mode fin quasi alla fine, anche se ammetto di essermi soffermato principalmente sulle prime mappe, dato che evidentemente con l'età sono diventato più scarso e ci ho messo una vita a passare certi punti. Alle modalità multiplayer, praticamente, non ci ho giocato, se non per vedere cosa fossero. E comunque ribadisco che Pikmin 3 è un gioco single player!